LO PSICOLOGO NON SERVE A NIENTE?
Succede
anche che un giorno atterri allo Sportello, direttamente dal pianeta Nerd, un
certo Mirko. Dovevate vederlo, paffutello, lievemente ingobbito, occhialino
tondo, peluria approssimativa sopra le labbra e un etto di forfora tra i
capelli sistemati con una riga da una parte leggermente anacronistica.
Per
non parlare dell’abbigliamento, camicia a scacchini abbottonata fino al collo
come una specie di cappio e jeans Carrera, in voga ai tempi della caduta del
muro di Berlino, eredità di qualche zio o cugino che ha fatto l’adolescente in
quegli anni.
Mi
racconta per filo e per segno la sua grande passione per i computer poi a un
certo punto si guarda in giro circospetto come se nella stanza potessero
esserci delle cimici e abbassando il tono della voce mi fa, “Di te mi posso
fidare vero?”.
“Certo!”
lo rassicuro.
“Tanto
voi psicologi siete un po’ come i preti, non potete dire i fatti degli altri in
giro”.
“Giusto
e in più non ti faccio recitare né Ave Maria né Atti di dolore” gli sorrido.
“Allora
devi sapere che sono un hacker e sono entrato nei siti governativi” mi dice
come se mi stesse per rivelare i segreti di Obama.
“Accidenti,
sei un genietto” lo rinforzo.
“Sì,
ma non è di questo che ti volevo parlare” taglia corto, “Sono venuto qui perché
mi sono fidanzato e volevo condividerlo con qualcuno”.
“Sono
onorato, ma non l’hai condiviso con i tuoi amici?”.
“Naaa”
sbuffa, “quelli non mi credono, pensano che sia troppo sfigato per avere una
fidanzata”.
“Parlami
un po’ di lei”.
“Vediamo…”
ci pensa su, “Ha vent'anni, lavora in un ristorante ed è cinese”.
“Ah
è cinese… e abita qui vicino?”.
“Macché,
abita in Cina, a Pechino”.
“E
come l’hai conosciuta?”.
“Ovvio,
su internet” risponde un po’ saccentello.
“Com’è,
bella?” e gli faccio l’occhiolino.
“Penso
di sì”.
“Perché
pensi?”.
“Perché
non l’ho mai vista neanche in foto”.
“Ma
lei sa che siete fidanzati?” domando.
“Penso
di sì”.
“Come
pensi?”.
“Quando
le ho scritto in inglese se voleva essere la mia fidanzata lei mi ha risposto
in cinese e a occhio e croce credo ci fosse scritto sì. Ma devo ancora un po’ perfezionarlo il cinese se il prossimo
anno voglio andare da lei”.
“Hai
in previsione un bel viaggetto allora…”.
“No,
no, vado proprio a vivere con lei in Cina”.
“E
i tuoi lo sanno?”.
“Assolutamente
no e non lo devono sapere per nessun motivo al mondo… mi raccomando eh!” e
sventola il dito indice.
“Con
me sei in una botte di ferro!” esclamo perentorio, quindi gli dico con espressione
ammirata “Comunque sei un tipo coraggioso”.
“No,
sono innamorato!” conclude e poi sparisce direzione pianeta Nerd lasciandomi
con una domanda ancora irrisolta: ma è proprio così o mi ha preso per il culo?
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