venerdì 10 luglio 2015


Eccoci arrivati alla consueta rubrica del venerdì e alla terza parte di un breve racconto sul bullismo.


CONSIDERAZIONI NOTTURNE E DINTORNI

Terza parte
 
 
“Eloisa, hai sentito ‘sto cesso cos’ha detto? Che si doveva vedere con Mattia!” fa la Bellini con un ghignetto malvagio.
Sì, proprio con Mattia, brutta deficiente, pensa Valeria che se la fa sotto e il cuore le rimbalza fino alle tempie.
“Pensavi davvero che Mattia potesse guardare te?” interviene Eloisa che giocherella con il pearcing infilzato nella lingua, “Ma ti sei vista? Fai semplicemente schifo!”.
Valeria non risponde, sente la pipì gonfiarsi nel basso ventre come un’onda anomala che prende forza a ogni metro. Prova ad alzarsi ma la Bellini con un piede la ricaccia per terra.
“Allora rispondi!” urla la Casadei che si fa largo con il cellulare sempre puntato su di lei, “Pensavi che Mattia potesse guardare un cesso come te?”.
“Sss… sì” azzarda.
Un’altra risata malvagia.
Valeria comincia a capire, è finita dritta dritta in una trappola proprio come i topolini che si aggirano nella casa in campagna di suo nonno. Che stupida che sono!, pensa, dovevo immaginare che era tutto uno scherzo.
Ora però vorrebbe solo un bagno, anche solo un cespuglio dove fare pipì.
Va bene torturatemi, ma prima fatemela fare, vorrebbe dire ma non crede che le aguzzine glielo concederebbero.
“E poi lo sai che Mattia sta con Eloisa!?!”, è la Bellini che si inginocchia e la afferra di nuovo per i capelli.
“Nnnn…no” fa tremolante Valeria.
“Lo sapevi, lo sapevi!” fa Eloisa con un iceberg dentro a quegli occhi neri.
“Quindi volevi rubare il ragazzo alla tua compagna di classe?!?”, è la Casadei a scaldarsi.
“Ti ho detto di no cretina!”, doveva essere solo un pensiero e invece la frase esce dalla bocca di Valeria forte e chiara.
Le tre ragazze rimangono in silenzio a soppesare il valore di quella sfrontatezza.
“Lo sai che fai così schifo che non dovresti esistere!”, è la Bellini che rompe il silenzio mentre le tira i capelli sempre più forte e lascia partire uno sputo che finisce dritto nell'occhio di Valeria.
Eloisa si fa ancora più seria, sente la rabbia ribollirle nella pancia e non può accettare che quella sottospecie di mostro possa ribellarsi a loro. “Volevi sentire quello di Mattia è? E invece io ti faccio sentire un’altra cosa. Portamelo qua!” ordina Eloisa alla Casadei indicandole un bastone abbandonato vicino all’altalena.
La ragazza con il cellulare in mano esegue mentre Valeria digrigna i denti per il dolore che proviene dalla testa. Quella stronza le avrà strappato un migliaio di capelli. Ma ora il problema è la pipì, continua a spingere, prova a mettersi una mano sulla pancia per frenare la pressione. Intanto Eloisa si è fatta passare il bastone e le solleva la gonna, “Che belle mutandine!” esclama, “E se ora questo te lo infilo dentro”.
“Che cosa mi volete fare bastarde!” urla Valeria che comincia a scalciare e a dimenarsi. La Bellini allora le rifila uno schiaffo che le fa sanguinare il naso mentre Eloisa si inginocchia e le tira giù le mutandine ma proprio in quel momento un getto caldo le zampilla sulle mani e sui sandali nuovi.
“Che schifo, ma questa mi ha pisciato addosso!” si ritrae lavandosi subito con l’acqua della bottiglia che aveva appoggiato a terra.
Dopo essersi ripulita e asciugata con i fazzoletti da naso Eloisa si ripresenta con il bastone in mano, “Dov’eravamo rimaste?” ghigna.

Vi aspetto venerdì prossimo con la quarta puntata. Stesso giorno, stesso posto, stesso blog.


 

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