mercoledì 1 luglio 2015

Eccoci arrivati alla consueta rubrica del mercoledì in compagnia dei nostri vecchietti.


SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA MEGLIO


Oggi qui nella casa di riposo ad Runcfrèdd ci siamo avventurati in un dibattito sulla morte e sull’aldilà nonostante io cerchi sempre di sviare quando si tocca questo argomento. Infatti penso che possa turbare i miei vecchietti essendo loro, parliamoci chiaro, a un passo da quel momento. Se ci ragiono però credo che il problema sia anche un po’ il mio, sono onesto, dibattere sulla morte e sull’aldilà, forse, angoscia più me che loro.
“Per me qualcosa ci sarà”, interviene la Irma interrompendo il lavoro all’uncinetto, “Ci potrei trovare i miei parenti, mia mamma, mio babbo, i miei fratelli. Eravamo in quattro e sono rimasta solo io… Se andrò in Paradiso? Dipende da come uno si è comportato nella vita”.
“E tu come ti sei comportata?”.
“Io sempre bene!” esclama con un sorrisetto un po’ malizioso, “Forse qualche peccatuccio l’avrò anche fatto, ma niente di che”.
“Come te lo immagini il Paradiso?”.
“Non sappiamo niente, mica è mai tornato qualcuno per dircelo. Io però spero di ritrovare i miei parenti e chiedere a loro come stanno. Per me, comunque, manteniamo il nostro corpo e siamo sempre noi anche dopo la morte, quindi ci riconosciamo a vicenda”, rimane un attimo in silenzio poi fa, “E spero anche di incontrati a te!”.
“A chiii???” le domando come se non avessi capito bene.
“A te a te” conferma l’Irma con un ghignetto ironico.
Io rastrellandomi per bene le parti basse come gesto scaramantico le rispondo, “Con tutto il bene che ti voglio spero di incontrarti il più tardi possibile”.
“Massì che sto scherzando, te sei giovine!” mi rassicura.
“E all’inferno ci credi?” le chiedo.
L’Irma ci pensa su un attimo poi sospira, “Mmmmm… dicevano che c’è il fuoco, le fiamme e sei dannato per sempre. Ma io nel fuoco non ci ho mai creduto, neanche quando ero piccolina. Una punizione per i cattivi però ci sarà senz’altro se no saremmo tutti uguali”.
“Cioè?”.
“Non è giusto che i peccatori e i non peccatori sono uguali. I peccatori ci sono sulla terra e dovranno pagare… Comunque io a queste cose non ci penso molto, penso a che stiano bene i miei figli e i miei nipoti”.
“Ma dimmi una cosa” azzardo, “Hai paura della morte?”.
“Pensa che io dicevo sempre a sessant’anni morirò, e invece sono arrivata ai novanta e faccio ancora l’uncinetto!” e ride orgogliosa, “Ma no che non ho paura! Non ritorna indietro nessuno quindi vorrà dire che stanno bene là…”.
“Un ragionamento che non fa una piega” concludo io.


La testimonianza della signora Irma è solo la prima… Nella prossima puntata disserteremo di morte e altri misteri con la nostra Angelina e i suoi pensieri ad alto tasso filosofico. Vi aspetto. Stesso giorno, stesso posto, stesso blog.

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