SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA MEGLIO
Da una decina di giorni
qui nella casa di riposo ad Runcfrèdd
abbiamo una new entry, la signorina Ada. E dovreste vederla, anzi sentirla,
quando a dispetto dei suoi 94 anni suonati, cammina avanti e indietro per il
corridoio trascinando il suo girello che sferraglia come una di quelle vecchie
diligenze del far west.
La signorina Ada è così
secca e si nutre così poco che per me è affetta da una forma senile di
anoressia. Però una signorina così elegante, quasi principesca, qui a Runcfrèdd vi giuro non si era mai
vista. Abbinamenti di colori sempre appropriati, smalto rosso sulle unghie dei
piedi e delle mani, trucco delicato e un caschetto biondo, non scherzo, alla
Caterina Caselli con un unico difettuccio: una prepotente ricrescita
bianco/grigia. Non per niente la prima domanda che mi ha rivolto la signorina
Ada quando è atterrata qua dentro è
stata, “C’è una parrucchiera?”.
Comunque oggi, qua nella
sala polivalente, coram populo le
chiedo, “Cara signorina Ada”, non so perché però mi viene spontaneo darle del lei, e non mi è quasi mai successo,
“come si trova qui alla corte ad
Runcfrèdd?”.
“Divinamente” mi
risponde, “anche se…”.
“Anche se?”.
“Anche se prima di
entrare pensavo che questi ospizi fossero poco accoglienti e ci fossero solo
dei vecchi come me e non dei bei giovani come lei” mi fa strizzando l’occhio.
“La ringrazio Ada” e
quasi mi viene da inchinarmi come di fronte a una principessa.
“E’ tutto così spazioso,
comodo, il personale è così gentile e poi ci sono degli inquilini così
deliziosi” e indica la platea dei nostri
vecchietti che non sembrano, a parte un paio, per nulla interessati a quella
lusinga.
“Quindi non rimpiange
casa sua?”.
“No” ribatte senza
esitazioni, “tanto a casa c’è solo mia mamma mentre qui, come le ho detto, ci
sono tante persone deliziose”.
“Sua mamma??” le chiedo
un po’ perplesso pensando di aver capito male.
“Sì, sì, mia mamma”
conferma la signorina Ada.
“Non ci siamo nemmeno
con questa” scuote la testa uno
sconsolato Piero mentre le signore Irma e Mafalda si guardano e sghignazzano
tra di loro.
“Ma quanti anni ha sua
mamma?” mi informo.
La signorina Ada ci
pensa su, “Dovrebbe avere compiuto cento anni”.
“Quindi ti ha avuto a
sei anni?” interviene Piero che in matematica è infallibile mentre buona parte
dei vecchietti più lucidi scoppia a ridere.
Ma la signorina Ada non
si scompone, “Non mi ricordo, però ieri è venuta qui a trovarmi e vedeste com’è
ancora in gamba. L’ha vista lei?” fa rivolgendosi a me.
“Ieri forse mi è
sfuggita ma la prossima volta me la fa conoscere, mi raccomando eh! Ci terrei
molto”.
“Certo!” esclama tutta
entusiasta, “E sarà lieta di conoscere un bel ragazzo come lei”.
Mentre la signorina Ada
mi dice così penso che è da almeno dieci anni che non ricevo tanti complimenti.
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