mercoledì 22 luglio 2015

Eccoci prontissimi con la rubrica del mercoledì. Oggi siamo in compagnia della "principessa" Ada.


SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA MEGLIO


Da una decina di giorni qui nella casa di riposo ad Runcfrèdd abbiamo una new entry, la signorina Ada. E dovreste vederla, anzi sentirla, quando a dispetto dei suoi 94 anni suonati, cammina avanti e indietro per il corridoio trascinando il suo girello che sferraglia come una di quelle vecchie diligenze del far west.
La signorina Ada è così secca e si nutre così poco che per me è affetta da una forma senile di anoressia. Però una signorina così elegante, quasi principesca, qui a Runcfrèdd vi giuro non si era mai vista. Abbinamenti di colori sempre appropriati, smalto rosso sulle unghie dei piedi e delle mani, trucco delicato e un caschetto biondo, non scherzo, alla Caterina Caselli con un unico difettuccio: una prepotente ricrescita bianco/grigia. Non per niente la prima domanda che mi ha rivolto la signorina Ada quando è atterrata qua dentro è stata, “C’è una parrucchiera?”.
Comunque oggi, qua nella sala polivalente, coram populo le chiedo, “Cara signorina Ada”, non so perché però mi viene spontaneo darle del lei, e non mi è quasi mai successo, “come si trova qui alla corte ad Runcfrèdd?”.
“Divinamente” mi risponde, “anche se…”.
“Anche se?”.
“Anche se prima di entrare pensavo che questi ospizi fossero poco accoglienti e ci fossero solo dei vecchi come me e non dei bei giovani come lei” mi fa strizzando l’occhio.
“La ringrazio Ada” e quasi mi viene da inchinarmi come di fronte a una principessa.
“E’ tutto così spazioso, comodo, il personale è così gentile e poi ci sono degli inquilini così deliziosi” e indica la platea dei nostri vecchietti che non sembrano, a parte un paio, per nulla interessati a quella lusinga.
“Quindi non rimpiange casa sua?”.
“No” ribatte senza esitazioni, “tanto a casa c’è solo mia mamma mentre qui, come le ho detto, ci sono tante persone deliziose”.
“Sua mamma??” le chiedo un po’ perplesso pensando di aver capito male.
“Sì, sì, mia mamma” conferma la signorina Ada.
“Non ci siamo nemmeno con questa” scuote la testa uno sconsolato Piero mentre le signore Irma e Mafalda si guardano e sghignazzano tra di loro.
“Ma quanti anni ha sua mamma?” mi informo.
La signorina Ada ci pensa su, “Dovrebbe avere compiuto cento anni”.
“Quindi ti ha avuto a sei anni?” interviene Piero che in matematica è infallibile mentre buona parte dei vecchietti più lucidi scoppia a ridere.
Ma la signorina Ada non si scompone, “Non mi ricordo, però ieri è venuta qui a trovarmi e vedeste com’è ancora in gamba. L’ha vista lei?” fa rivolgendosi a me.
“Ieri forse mi è sfuggita ma la prossima volta me la fa conoscere, mi raccomando eh! Ci terrei molto”.
“Certo!” esclama tutta entusiasta, “E sarà lieta di conoscere un bel ragazzo come lei”.
Mentre la signorina Ada mi dice così penso che è da almeno dieci anni che non ricevo tanti complimenti. 

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