SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA MEGLIO
Qui nella sala
polivalente della casa di riposo ad
Runcfrèdd infiamma il dibattito sull’aldilà ed è la signora Giuliana con la
sua frangetta alla Ringo Starr a prendere la parola, “Qualcosa c’è, ve lo dico
io!”.
“Spiegaci bene” la
sollecito.
“Era un martedì, ero in
camera, avevo sete e sono andata in cucina ma quando stavo per prendere l’acqua
all’improvviso non capivo più niente, sono caduta per terra, ero come morta.
Per due ore sono rimasta senza battito e se sono ancora viva è perché hanno
deciso di mettermi un altro cuore”.
“Accidenti, quindi tu
hai due cuori?”.
“Sì sì proprio così, ma
il fatto importante è che quando sono rimasta senza battito ho visto mia mamma
che mi prendeva per mano e io le chiedevo,
dove mi porti má?, però lei non rispondeva. In un attimo ci ritroviamo in
una grotta dove non ci vedevo niente e lei continuava a tirarmi poi
all’improvviso si apre una porta, c’era una luce, ma una luce!” esclama,
“Insomma era bello, allora lei è partita ed è andata lì…”.
“Cos'era, il paradiso?”
le domando.
“Certo, perché c’era
quella luce e un sacco di gente… e mia mamma voleva portarmi con lei ma io ho
tirato via la mano e le ho detto che non ci volevo andare, ancora non era la
mia ora. Infatti mi hanno messo quest’altro cuore e sono qui tra i vivi”
sorride lasciando intravedere una dentiera luccicante.
“No no, non sono
d’accordo!” è la signora Loretta a sentenziare dal loggione, “Per me non c’è
più niente, quando siamo morti siamo morti. O almeno spero”.
“Speri che non ci sia
niente!?!” le chiedo stupito.
“Sì sì, perché se si
deve soffrire così… almeno se non senti più niente non hai più bisogno di
mangiare, di bere, non hai più male da nessuna parte e non devi più pagare le
tasse”.
“Soprattutto le tasse!”
la interrompo.
“Muori e non capisci più
niente” continua la signora Loretta, “come uno quando dorme, lo scrolli e non
si sveglia, la morte è la stessa cosa”.
“Quindi non esistono né
inferno né paradiso?” insisto.
“No no no” risponde
tutta convinta, poi si intristisce e fa, “L’inferno e il paradiso sono su
questa terra perché bisogna soffrire molto… i figli che se ne vanno, le persone
che si uccidono per strada, è un disastro adesso, vanno a rubare, non hanno il
lavoro, la famiglia viene meno…”.
Mentre la signora
Loretta dipinge il declino dell’occidente e dentro di me si espande una
nebulosa di angoscia mi viene da sospirare, “Insomma, sta per arrivare
l’apocalisse”.
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