mercoledì 15 luglio 2015

Eccoci arrivati alla consueta rubrica del mercoledì, oggi divampa il dibattito sull'aldilà.


SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA MEGLIO 


Qui nella sala polivalente della casa di riposo ad Runcfrèdd infiamma il dibattito sull’aldilà ed è la signora Giuliana con la sua frangetta alla Ringo Starr a prendere la parola, “Qualcosa c’è, ve lo dico io!”.
“Spiegaci bene” la sollecito.
“Era un martedì, ero in camera, avevo sete e sono andata in cucina ma quando stavo per prendere l’acqua all’improvviso non capivo più niente, sono caduta per terra, ero come morta. Per due ore sono rimasta senza battito e se sono ancora viva è perché hanno deciso di mettermi un altro cuore”.
“Accidenti, quindi tu hai due cuori?”.
“Sì sì proprio così, ma il fatto importante è che quando sono rimasta senza battito ho visto mia mamma che mi prendeva per mano e io le chiedevo, dove mi porti má?, però lei non rispondeva. In un attimo ci ritroviamo in una grotta dove non ci vedevo niente e lei continuava a tirarmi poi all’improvviso si apre una porta, c’era una luce, ma una luce!” esclama, “Insomma era bello, allora lei è partita ed è andata lì…”.
“Cos'era, il paradiso?” le domando.
“Certo, perché c’era quella luce e un sacco di gente… e mia mamma voleva portarmi con lei ma io ho tirato via la mano e le ho detto che non ci volevo andare, ancora non era la mia ora. Infatti mi hanno messo quest’altro cuore e sono qui tra i vivi” sorride lasciando intravedere una dentiera luccicante.
“No no, non sono d’accordo!” è la signora Loretta a sentenziare dal loggione, “Per me non c’è più niente, quando siamo morti siamo morti. O almeno spero”.
“Speri che non ci sia niente!?!” le chiedo stupito.
“Sì sì, perché se si deve soffrire così… almeno se non senti più niente non hai più bisogno di mangiare, di bere, non hai più male da nessuna parte e non devi più pagare le tasse”.
“Soprattutto le tasse!” la interrompo.
“Muori e non capisci più niente” continua la signora Loretta, “come uno quando dorme, lo scrolli e non si sveglia, la morte è la stessa cosa”.
“Quindi non esistono né inferno né paradiso?” insisto.
“No no no” risponde tutta convinta, poi si intristisce e fa, “L’inferno e il paradiso sono su questa terra perché bisogna soffrire molto… i figli che se ne vanno, le persone che si uccidono per strada, è un disastro adesso, vanno a rubare, non hanno il lavoro, la famiglia viene meno…”.
Mentre la signora Loretta dipinge il declino dell’occidente e dentro di me si espande una nebulosa di angoscia mi viene da sospirare, “Insomma, sta per arrivare l’apocalisse”. 

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