CONSIDERAZIONI NOTTURNE E DINTORNI
Quarta parte
Ora l’ombra di Eloisa
copre il corpo di Valeria come un lenzuolo. Con un sorrisino sadico sta
allungando nuovamente il bastone tra le sue cosce.
Valeria la fissa
impietrita mentre dal naso continua a colarle sangue. Forse è un sogno, tra
poco si sveglia e si ritrova nel suo letto protetta dai suoi orsacchiotti. Però
il male e la paura sono così tremendamente reali.
Il bastone è sempre più
vicino e anche la Bellini e la Casadei si bloccano come a valutare fino a che
punto abbia intenzione di spingersi l’amica, o meglio quella che considerano la
leader.
Ed Eloisa ha intenzione
di spingersi fino in fondo perché tutta la rabbia che ha accumulato in questi
anni per colpa della sua famiglia ora può esploderla contro quella sfigata che è sempre buona e disponibile
con tutti.
Quando la punta del
bastone le graffia l’inguine Valeria capisce che non è un sogno e di colpo si
rianima come se qualcuno l’avesse svegliata.
Ma non è nel suo letto e
non ci sono gli orsacchiotti a proteggerla.
Cerca di alzarsi facendo
perno sui gomiti ma la Bellini se ne accorge e le si butta addosso, a
cavalcioni, inchiodandole le braccia al terreno con una forza imprevedibile,
considerata la corporatura da peso piuma. A Valeria non resta che cominciare a scalciare con tutta la forza che ha in corpo e in quella foga disperata colpisce
in pieno il ginocchio di Eloisa che lancia un urlo di dolore.
“Sto cesso mi ha fatto
male! Bloccale quelle gambe lardose!” ordina alla Casadei mentre si strofina
l’articolazione ferita.
“Ma questa scalcia come
una cavalla” si lamenta l’amica infilando il cellulare nella tasca di quei
jeans tanto corti da lasciar intravedere una discreta porzione di gluteo.
“Non me ne frega un
cazzo!” urla Eloisa mentre con il bastone colpisce gli stinchi della ragazza
stesa a terra. La botta è secca, violenta, e per un attimo Valeria si abbandona
al dolore. La Casadei allora come una vecchia predatrice capisce che quello è
il momento, si avventa sulla preda e le divarica le gambe. Eloisa con il
ginocchio che si è gonfiato come un gavettone sta per infilarle il bastone
proprio là dentro e finalmente può replicare tutta quella violenza che
nonostante la giovane età conosce fin troppo bene.
Valeria ha esaurito le
energie, una strana rassegnazione le fa chiudere gli occhi e irrigidire ogni
singolo muscolo come per prepararsi a un dolore che sarà terribile.
Poi all’improvviso un
cane che abbaia, tutte e quattro si voltano e vedono sopraggiungere di gran
carriera un setter mentre in lontananza si sente una voce, “Kira! Kira vieni
subito qua!”.
Eloisa è terrorizzata
dai cani, da piccola quando ancora abitava in Romania il boxer del vicino l’ha
quasi sbranata e le cicatrici che quel mostro le ha procurato sul braccio e sul
polpaccio non andranno mai via. Così decide di lasciar perdere Valeria ma prima
le sputa in faccia come a lasciarle l’ultimo ricordo di questo pomeriggio poi
con un cenno alle luogotenenti ordina la ritirata.
Non è finita qui, quali conseguenze lascerà in Valeria questo drammatico pomeriggio? Lo scopriremo nella prossima puntata. Stesso giorno, stesso posto, stesso blog.
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