lunedì 20 luglio 2015

Eccoci arrivati alla rubrica del lunedì: Simone si è cacciato in un brutto guaio. Buona settimana a tutti!


LO PSICOLOGO NON SERVE A NIENTE?

Prima parte

Simone è un ragazzone di quindici anni alto e ben piazzato e ho come l’impressione che sia cresciuto improvvisamente, quasi senza accorgersene. Infatti si muove in maniera piuttosto scoordinata e dimostra ancora scarsa dimestichezza con le sue nuove misure. Un po’ come se fosse passato di colpo a manovrare un Suv dopo aver guidato per anni una Smart.
Per farvi un esempio quando entra allo Sportello prima dà una bella spallata allo stipite della porta poi infilza la coscia nello spigolo della scrivania e dulcis in fundo urta la sedia facendola carambolare a terra.
Una mattina si presenta pregandomi di trovare al più presto cinque minuti per lui.
“Psicologo sono finito nei guai” mi dice tutto trafelato.
“Che è successo?”.
“Sabato sera in discoteca conosco una tipa, si chiama Alessia. Bé, parliamo tutta la sera sui divanetti, le offro una consumazione e alla fine siamo un po’ brilli e ci andiamo”.
“Sono un po’ fuori dal giro, cosa significa per voi ci andiamo?” gli domando.
“Dai, limoniamo!” esclama un po’ scandalizzato dalla mia ignoranza.
Poi continua, “Ci scambiamo il numero di cellulare e ci salutiamo. Oh, quando sono fuori insieme a Jimmy che aspettiamo suo padre, qualcuno mi arriva da dietro e mi dà una spinta. Allora mi volto di scatto e sono già pronto a reagire ma devo bloccarmi perché mi trovo davanti quattro tipi ubriachi che mi accerchiano. Psicologo, non quattro tipi qualunque” e scuote la testa coprendosi la faccia con le mani, “Quelli sono quattro marocchini del Bar "Luisona" e stanno sempre in mezzo alle risse. Gentaccia che gira con i coltelli, te lo giuro Psicologo”.
“Lo credo, lo credo” annuisco.
“Bé comunque si fa avanti Ramì, si chiama così il più pericoloso, e mi viene a due centimetri dalla faccia, Lo sai che non si va attorno alle ragazze degli altri? mi minaccia e poi mi molla un ceffone che me lo ricordo ancora. Ti giuro Psicologo che mi avrebbe ammazzato se non fosse arrivato il padre di Jimmy. Allora chiamo subito Alessia, mi dice che ha lasciato Ramì un mese fa ma lui continua a perseguitarla e che lo devo lasciar perdere perché se ne farà una ragione. E invece…” sospira.
“E invece?”.
“E invece non molla! Esco con Alessia altre due volte e giovedì sera mi arriva un messaggio. Guarda guarda…” e mi allunga il cellulare.
Ti avevo avisato che non si va atorno ale ragaze degli altri, stronzo ti amazo
Tralasciando l’uso delle doppie, questo era il messaggio.
“Non è finita qui Psicologo… ha continuato a minacciarmi poi mi ha scritto di farmi trovare oggi alle due al parchetto, da solo, ha specificato, e che se non mi presento sarà molto peggio perché tanto prima o poi mi becca”, Simone comincia a sudare come se fossimo in un bagno turco.
“E tu?”.
“E io ci vado, non voglio mica fare la figura del vigliacco. Ci prenderò due pugni e amen”.
“Simone, devi assolutamente avvisare i tuoi. Altroché due pugni, qua rischi di farti male sul serio”.
Simone scuote la testa come a dire povero ingenuo, “No, Psicologo, prima o poi mi picchierebbe comunque, e poi cosa penserebbe Alessia?”.

Simone si presenterà all’appuntamento con il pericolosissimo rivale? Lo scopriremo nella prossima puntata. Stesso giorno, stesso posto, stesso blog. 

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