venerdì 15 maggio 2015

Eccoci pronti con la rubrica del venerdì! 


CONSIDERAZIONI NOTTURNE E DINTORNI

Primo tempo


Nell’estate del 1997 imperversava alla radio la canzone degli 883 “La regola dell’amico”, oggi, anno 2015, quella regola può essere riassunta in una parola di origine inglese: friendzone.
In ogni caso il concetto, come canta Pezzali, è semplice, “Se sei amico di una donna non ci combinerai mai niente”.
E chi di voi, nel corso della vita, non è stato friendzonato?
Io, per esempio, sì, ammetto di essere stato clamorosamente friendzonato.
Mi è bastato rileggere qualche passo del Memoriale di un liceale per rivivere quei drammatici momenti. E vi assicuro che ci sareste caduti anche voi, perché di una ragazza dall’espressione così dolce era impossibile non innamorarsi e tantomeno immaginare che potesse fare del male a qualcuno.

Da quando sono entrato in quella fase della vita che si chiama adolescenza credo di essere diventato schizofrenico, nel senso etimologico del termine, cioè ho la mente divisa in due parti, diametralmente opposte.
In alcuni momenti sento che potrei spaccare il mondo e se guardo avanti la vita mi sembra una bella camminata in un prato fiorito, in altri ho l’impressione di attraversare una selva di rimorsi e di sfighe, inseguito da quella sensazione che Baudelaire ha chiamato spleen.
Stasera, per esempio, sono nella fase up e mi sento così onnipotente che se i Generali non controllassero ogni mio spostamento prenderei su il mio zip e potrei attraversare Cesena in impennata.
E se sono nella fase up è tutto merito di Luna. Non sto parlando del pianeta ma della ragazza più dolce del sistema solare.
E’ mezzanotte, non riesco a dormire, mi rigiro nel letto e rivivo ogni secondo della pazzesca giornata che ho appena trascorso.
Oggi pomeriggio siamo andati al cinema Eliseo, io e lei da soli, a vedere “Jerry Maguire”, in cui Tom Cruise è un procuratore di successo che un bel giorno decide di uscire da una grande meschina Società per mettersi in proprio e curare di più il rapporto con i clienti. Lo seguono solo una segretaria sfigata e un giocatore di football con grandi potenzialità ma ancora sconosciuto al pubblico. Bé, alla fine succede che Jerry e la segretaria vissero felici e contenti mentre il giocatore diventa una vera e propria star. Insomma, una cavolata dai buoni sentimenti, ma alla domenica pomeriggio hai voglia di quei buoni sentimenti perché ti aspetta una settimana con la testa riversa sul “De brevitate vitae” o sul “De felicitate” e vi assicuro che non è il massimo del divertimento.
Dentro alla sala Luna e io ci sfioravamo la mano e bevevamo la coca cola dalla stessa cannuccia, ma il bello è venuto dopo il cinema quando ci siamo seduti sulla panchina dei giardini Savelli con quell’arietta tiepida e profumata di fine Aprile.
Luna mi si è accoccolata sul petto e mi ha detto che come sta bene con me non sta bene con nessuno. Io intanto le accarezzavo i capelli e mi sembrava di essere finito dritto dritto in una canzone romantica di Baglioni, tipo Questo piccolo grande amore.
A un certo punto Luna mi ha fissato con uno sguardo dolcissimo e ci siamo baciati, per poco perché poi lei si è staccata ed è rimasta per un bel po’ di tempo in silenzio. Le ho chiesto cosa avesse fatto e mi ha risposto, niente niente, va tutto bene. Quando davanti a casa sua ci siamo salutati eravamo tutti e due un po’ imbarazzati, anzi, io ero completante sconvolto. Sembrava che Luna all’improvviso avesse fretta, mi ha dato un bacio veloce sulla guancia e mi ha detto, a domani. Forse era in ritardo e so che se non arriva puntuale sua mamma la mette subito in punizione. Oltre al fatto che doveva finire una versione del “De Bello Gallico”.
Comunque ora che sono qui nel letto e mi agito come un tarantolato, una domanda sorge spontanea: Luna e io stiamo insieme?

Per saperne di più, cari miei, dovrete attendere il prossimo venerdì!




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