SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA MEGLIO
Nella
scorsa puntata qui nella sala
polivalente ad Runcfrèdd abbiamo
scoperto che Ernesto non è solo una macchina del sesso a pagamento bensì prova
anche dei sentimenti e addirittura ha dei rimpianti.
Oggi
però mi è bastato notare il suo sorrisetto beffardo quando ha chiesto la
parola, per intuire che dopo quella breve parentesi di umanità stava tornando
l’Ernesto doc che tanto ci piace.
“Ieri
ti ho detto che volevo essere libero e non volevo legami…”.
“Certo
mi ricordo” gli ho risposto.
“E
per chi non vuole legami sai quali sono le donne migliori?”.
“No,
sono proprio curioso”.
“Le
donne sposate!” ha esclamato battendo il pugno sul tavolo della carrozzina.
“No,
dai, le donne sposate no!” l’ho provocato, “Mi fai cadere un mito, ho sempre
pensato fossero brave e fedeli”.
“Seee”
ha sorriso e mi ha guardato come fossi un bambino ingenuo, “Sono le peggiori.
Se una tutti i giorni mangia le tagliatelle poi si stufa e comincia a
desiderare i cappelletti”.
“Quindi
tu eri i cappelletti?”.
“Eh
sì!” ha esclamato tutto compiaciuto, “E quello che dicono contro il marito non
lo dicono nemmeno contro un delinquente”.
“Ma
daiii!”.
“E’
proprio così, dà retta a uno che ne ha avute a centinaia di donne sposate”.
“Allora
mi arrendo” ho esclamato alzando le mani.
“Ce
n’è stata una però che mi ha colto alla sprovvista: un giorno, dopo che abbiamo
fatto l’amore mi ha detto, mollo mio
marito e mi metto con te”.
“E
tu?”.
“Io
me la sono fatta sotto e sono sparito dalla circolazione ma so che ha
continuato a cercarmi fino a che un giorno me la sono trovata sotto casa”.
“Una
specie di stalker” gli ho detto non proprio convinto che conoscesse questo
termine moderno.
Ma
lui tutto infervorato mi ha risposto, “Sì sì bravo, era proprio una stolper! Comunque le sono andato
incontro con un mattone nella mano e l’ho minacciata che se non se ne andava
via subito glielo tiravo addosso come fanno là nell’Islam”.
Stavo
per chiedere come fosse andata a finire quando a Ernesto è squillato il
cellulare.
“Chi
è una delle tue donne sposate?” gli ho strizzato l’occhio.
“No,
è l’ora del cumadin” mi ha risposto un po’ deluso.
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