mercoledì 27 maggio 2015

Eccoci all'attesissima rubrica del mercoledì in compagnia dei nostri terribili vecchietti!


SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA MEGLIO

Parte prima


Oggi abbandoniamo, solo temporaneamente, le perle di saggezza di Ernesto per addentrarci in un tema molto caldo, anzi hot: i matrimoni gay. Dopo aver letto la notizia che in Irlanda, tramite referendum, sono stati legalizzati i matrimoni omosessuali, nella sala polivalente ad Runcfrèdd si scatena l’inferno.
Per prima cosa domando in maniera innocente chi sono mai questi gay. Non l’avessi mai chiesto!
L’Angelina prende la parola con un’aria schifata, come se stesse annusando del pesce avariato, “I finocchi!” risponde secca.
“Non i finocchi da mangiare” sghignazza la Mariuccia.
“No, no, un uomo che va con un uomo!” torna alla carica l’Angelina.
“Non dovrebbero esistere!” esclama dal nulla l’Irma.
“Purtroppo ce ne sono anche in Italia” sospira rassegnata la Mafalda.
“Se vanno avanti i gay il mondo va male” rincara l’Irma.
“Scusa” salta su l’Angelina, “Ma un uomo con un uomo cosa fanno?”.
“Te lo devo proprio spiegare?” le sorrido.
A quel punto interviene Edmondo che intanto si sta sistemando il catetere e con la sua proverbiale delicatezza esclama, “Ma dai, se lo mettono nel c…”, riesco a fermarlo prima che possa finire la frase.  
“Sì, fanno quello, ma non andiamo oltre” dico io che non voglio far precipitare il dibattito nel peggior trash.
“Fanno schifo!” si accalora l’Irma, “Pensa che io li ho visti per la prima volta a Torino e non sapevo nemmeno cosa fossero, allora l’ho chiesto alla mia amica che mi ha risposto, lascia stare valà sono i finocchi”.
“Invece un giorno una mia vicina di casa ha scoperto che uno dei suoi figli era finocchio e piangeva come una matta”, anche la Mafalda ci porta la sua testimonianza.
“Io glielo taglierei, zac, e via tutto!” sentenzia l’Angelina che intanto fa il gesto delle forbici.
“Se un giorno venisse tuo figlio e ti dicesse sono gay?” le domando.
“Prima gli direi che è una cosa che non si deve fare poi lo farei curare”.
“Domanda da un milione di dollari” la provoco, “Meglio ladro o gay?”.
“Ladro!” ribatte fiera l’Angelina, “Almeno puoi smettere di essere un ladro ma non di essere un gay”.
“Quindi omosessuali si nasce o si diventa?” chiedo al pubblico.
“Si nasce, l’omosessualità è un difetto, come uno che non ha un braccio o non ha un cromosoma… Non è regolare, è anomalo” specifica Edmondo.
Dopo questa definizione di alta scuola ho una specie di calo di zuccheri, “Scusate”, dico mentre mi alzo, “Torno subito”.

E questa è solo la prima parte dell’avvincente dibattito divampato qui negli studi di “Porta a Porta”… Ehm, scusate, nella sala polivalente ad Runcfrèdd. Vi assicuro che nella seconda puntata i nostri terribili vecchietti ci regaleranno interventi ancora più saggi e profondi. 

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