SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA MEGLIO
Parte seconda
Dopo la definizione
d’alta scuola di Edmondo sul tema dell’omosessualità per riprendermi mi sono
dovuto calare una bustina di zucchero. Così, con un’energia ritrovata, ho fatto
ritorno nella sala polivalente pronto per continuare il dibattito.
“Allora stavamo parlando
dell’omosess…”, non faccio in tempo a finire la frase che si intromette un’Irma
ancora più agguerrita, “E’ una malattia!” esclama, “Si deve curare dallo
psichiatra”.
“Spiegami meglio” le
faccio.
“Lo psichiatra gli dà
delle medicine per guarirlo”, si blocca un attimo con un’espressione
pensierosa, “Però non so se le hanno già inventate”.
“Forse le stanno
sperimentando e ci vorrà qualche anno per metterle in commercio” interviene un
Piero quasi deluso.
“Per me invece si
diventa!”, è della Mariuccia la voce fuori dal coro.
“Come si fa a diventare
gay?” le chiedo.
“Sono uomini che hanno
avuto delle delusioni dalle donne e allora dicono, dai proviamo con gli uomini” ci spiega.
“Anche secondo me si
diventa” salta su la Mafalda, “Uno si sente più maschile e uno più femminile”.
“A me non mi dà fastidio
che si accompagnano” azzarda una progressista Anna, “Ma senza andare in chiesa
a dare spettacolo”.
“Sì, perché adesso si
vogliono anche sposare!” rilancia con disprezzo l’Angelina.
“Mi pare di capire che
non sei d’accordo” la provoco.
“Puah!” e simula uno
sputo, “E’ contro la natura, la religione e la famiglia… Per fortuna che io
muoio prima di vederli sposati anche in Italia”.
“E trampò vogliono anche
i figli” scuote la testa Piero.
“Gli uomosessuali non si accontentano mica,
hanno anche le pretese!”, rincara
l’Irma.
“Io ai finocchi li
lasciavo andare per la sua strada, io andavo con le donne!” recita orgoglioso
Piero.
“Io ce l’ho la
soluzione”, è Edmondo a prendere la parola e ve lo giuro, ho quasi paura.
“Sentiamo”.
“Io farei come quando
c’era Mussolini, tutti in galera!” e sbatte il pugno sul tavolino.
Rabbrividisco. Ho
bisogno di calarmi un’altra bustina di zucchero.
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