SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA MEGLIO
Parte prima
Qui nella Casa di Riposo
ad Runcfrèdd tra i miei anziani regna
l’amore, la comprensione, il rispetto per il prossimo e un’accoglienza di
stampo cristiano.
Ogni giorno mi commuovo
di fronte alla saggezza che li contraddistingue e che più in
generale contraddistingue la terza età.
E tutto ciò emerge
durante la nostra quotidiana “rassegna stampa” nella sala polivalente con i
miei anziani sistemati a ferro di cavallo e io di fronte a loro.
Oggi, per esempio, siamo
partiti dall’episodio del benzinaio che ha sparato ad un rapinatore, un
italiano Rom, colpendone l’arteria femorale e procurandone la morte. Da lì abbiamo affrontato i grandi temi dell’immigrazione e dell’integrazione.
Ma andiamo con ordine.
Dopo aver letto il fatto
del benzinaio, butto là una domanda generica: “Cosa ne pensate dell’episodio?”.
Ercole con il cappellino
dei Boston Celtics in testa si liscia i baffetti bianchi e fa: “Al benzinaio ci
dovrebbero dare la medaglia d’oro, i delinquenti vanno trattati da
delinquenti”.
“Quindi ha fatto la fine
che meritava” lo provoco io.
“Certo, la società ci ha
guadagnato… Uno di meno!” rincara.
Nel frattempo la Rosa, ricordate, la sosia di papa Ratzinger, sblocca la carrozzina e si avvia di
gran carriera verso il bagno ululando “Signoraaa”.
“Cosa vuoi ancora dalle
signore!?!” le urla Ercole.
La Rosa allora lo guarda
in cagnesco e fa, “Ecchevuoi tu? Devo andare in bagno!”.
“Ma se ci sei andata due
volte in mezz'ora! Adesso stai buona lì!” la sfida lui.
“E a te che te ne frega!?!”.
“Va là che io ti avrei
già messo il pannolone” fa Ercole.
“Il pannolone te lo
metti tu” ringhia la Rosa.
Vi assicuro che
sarebbero andati avanti tutta la mattina e forse sarebbero volate parole
pesanti e cancheri vari se non fossi intervenuto io, con il mio savoir faire da mediatore, a riportare
la calma.
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