LO PSICOLOGO NON SERVE A NIENTE?
Parte terza
Nella
stessa seconda in cui per fortuna qualcuno aveva aperto un po’ la finestra ora
si alza la ragazza con la sciarpa intorno al collo e la richiude perché
comincia a sentire freddo.
Quando
chiedo quali siano i “problemi” per cui un ragazzo potrebbe richiedere l’aiuto
dello psicologo ne sento di tutti colori.
“Per
perdere un’ora di lezione!”.
“Per
farmi tromb… ehm, trovare la ragazza”.
Risata
generale.
“Per
farmi sparire i brufoli!”.
“Per
farmi dimagrire!”.
“Per
farmi prendere sette in matematica!”.
“Per
farlo smettere con le canne” interviene un ragazzino con la cresta indicando il
suo compagno di banco rasta che a sua volte gli rifila un pugno sulla spalla.
“Che
cretini!” esclama la ragazza con la sciarpa intorno al collo e gli occhi
celesti, “Si va dallo psicologo se hai problemi in famiglia, con gli amici, con
la scuola o se per esempio hai gli attacchi di panico o sei un po’ depressa”.
“Bravissima!”
la elogio facendole un piccolo applauso, “Ma l’amore? Nessuno mi ha nominato
l’amore!”.
“Certo
l’amore è importante” annuisce il ragazzo di colore.
Il
ragazzotto con i brufoli e l’apparecchio scoppia a ridere e dice, “Che
sentimentale!”, a ruota salta su il tipo nel loggione con la pettinatura da
calciatore e fa, “Con le donne si fa così”.
Allora gli chiedo, “Così come?” e
lui per tutta risposta fa un segno con la mano (Ci siamo capiti no?).
Tutti
i ragazzi ridono mentre le ragazze fanno espressioni scandalizzate.
“Allora
c’è qualcuno che si vuole già prenotare per questo famigerato Sportello?”.
Silenzio
da catacomba.
“Va
bene, se cambiate idea mettete il bigliettino nella cassetta delle lettere al
primo piano oppure lo dite alla prof e io vi chiamo al più presto” concludo e
faccio per andarmene.
“Dai
io mi prenoto!”, a intervenire è il ragazzo del loggione con la pettinatura da
calciatore.
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