mercoledì 18 marzo 2015

Ecco a voi il primo post della rubrica che vi terrà compagnia tutti i mercoledì.


SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA MEGLIO


Il Gran Premio in carrozzina. Parte prima.



Oggi pomeriggio quando sono entrato in Casa di Riposo ad Runcfrèdd i miei anziani erano sulla griglia di partenza a cavallo delle carrozzine con i cateteri già belli caldi. Dovete sapere che per loro è fondamentale varcare nelle prime posizioni la porta della sala polivalente per accaparrarsi i posti migliori di fronte alla televisione soprattutto oggi che proietto un vecchio film di Gianni Morandi.
“Allora siete pronti?” chiedo sventolando il dvd con la faccia sorridente del Gianni nazionale.
Loro tutti eccitati rispondono in coro un sonoro “Sììì!” mentre si alza il rumore dei motori e pure l’odore dei cateteri.
“E allora via!” esclamo.
La Rosa, che è uguale a papa Ratzinger, scatta in pole position e si piazza in mezzo al corridoio, subito dietro la incalza l’Anna T. che con le sue braccia da scaricatrice di pesche ha una potenza nettamente superiore. Prende la scia della Rosa e prova a superarla ma la sosia di papa Ratzinger chiude la traiettoria così che le ruote delle carrozzine si incastrano.
“Boia te!” urla l’Anna T. mentre la Rosa sorride diabolica.
Attenzione perché alle loro spalle arriva di gran carriera Zignén che da almeno due anni non vede più lume e di conseguenza non si accorge dell’incidente quindi tampona le avversarie e condisce il tutto con una bestemmia delle sue.
L’Anna B. in quarta posizione si aiuta con i piedi e con il corrimano ma la sacca del catetere le si infila tra le razze e le impedisce la rimonta così si fa superare da Piréin che nonostante un recente ictus gli abbia immobilizzato tutta la parte sinistra, riesce a mantenere la carreggiata con un sapiente movimento dell’arto destro.
Non ha la stessa abilità la Pierina che, con il suo Parkinson in fase avanzata, sbanda e si infila dritta dritta nella chiesetta. Fuori dalla lotta per le prime posizioni ci sono in rigoroso ordine: la signora Adalcisa ancora in catalessi da sedativo dopo che stanotte voleva scavalcare le sponde e andare a trovare suo marito a Calisese (che è morto almeno dieci anni fa), Maréin che si è appostato di fronte all’infermeria perché ha urgente bisogno della crema per le emorroidi e Marione, un ex monaco benedettino pentito, che aspetta l’ascensore per salire in camera dato che si è dimenticato la dentiera sul comodino.

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