Eccoci finalmente alla rubrica che vi terrà compagnia tutti i lunedì.
LO PSICOLOGO NON SERVE A NIENTE?
Parte prima
Stamattina
ho un incontro in una seconda di un istituto professionale per presentare lo
Sportello Ascolto. Quando entro in classe mi assale la puzza di adolescente,
ascella, piedi e alito si contendono il primato.
“Allora
ragazzi, chi mi sa dire chi è questo famigerato
psicologo?”.
“Lei!”
mi risponde un tipo stravaccato nel loggione con la pettinatura da calciatore e
un dilatatore all’orecchio da capo tribù Mursi.
E
giù tutti a ridere.
Allora
riformulo la domanda, “Chi va dallo psicologo?”.
“I
matti” mi risponde un ragazzotto pieno di brufoli e con l’apparecchio ai denti.
“Cioè?”.
“Dai,
quelli che pensano di essere Napoleone oppure quelli che hanno le
allucinazioni” dice con un sorrisetto provocatorio.
E
giù tutti a ridere.
“Seee,
quelli vanno dallo psichiatra” interviene il suo vicino di banco con il
cappuccio della felpa tirato su.
“E
io vi sembro forse matto che lavoro da sette anni nelle scuole e ho un mio
psicologo personale?”.
“Bé
forse un po’ sì”, è un ragazzo di colore che mi risponde e lo fa con una tale
spontaneità che anch’io mi metto a ridere.
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