lunedì 16 marzo 2015

Eccoci finalmente alla rubrica che vi terrà compagnia tutti i lunedì.


LO PSICOLOGO NON SERVE A NIENTE?

Parte prima


Stamattina ho un incontro in una seconda di un istituto professionale per presentare lo Sportello Ascolto. Quando entro in classe mi assale la puzza di adolescente, ascella, piedi e alito si contendono il primato.
“Allora ragazzi, chi mi sa dire chi è questo famigerato psicologo?”.
“Lei!” mi risponde un tipo stravaccato nel loggione con la pettinatura da calciatore e un dilatatore all’orecchio da capo tribù Mursi.
E giù tutti a ridere.
Allora riformulo la domanda, “Chi va dallo psicologo?”. 
“I matti” mi risponde un ragazzotto pieno di brufoli e con l’apparecchio ai denti.
“Cioè?”.
“Dai, quelli che pensano di essere Napoleone oppure quelli che hanno le allucinazioni” dice con un sorrisetto provocatorio.
E giù tutti a ridere.
“Seee, quelli vanno dallo psichiatra” interviene il suo vicino di banco con il cappuccio della felpa tirato su.
“E io vi sembro forse matto che lavoro da sette anni nelle scuole e ho un mio psicologo personale?”.
“Bé forse un po’ sì”, è un ragazzo di colore che mi risponde e lo fa con una tale spontaneità che anch’io mi metto a ridere.

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