venerdì 17 aprile 2015

Eccoci pronti alla rubrica del venerdì, oggi accompagnata dalle note di una canzone.


CONSIDERAZIONI NOTTURNE E DINTORNI


Quando mi imbatto in certe canzoni è come se all’improvviso mi ritrovassi al volante della DeLorean, come Michael J. Fox in “Ritorno al futuro”.
Così l’altra sera dopo aver ascoltato almeno una decina di volte “Gli anni” degli 883, uno dei pezzi più significativi della mia adolescenza, mi è venuta voglia di ripescare dalla cantina i miei quadernetti su cui, ai tempi del liceo, tenevo una specie di diario di bordo dal titolo, Memoriale di un liceale.
E allora ho avuto la brillante idea di condividerne alcuni stralci insieme a voi.

Ci sono giorni che ti svegli con il sole che penetra nella tua camera ma è come se penetrasse dentro di te illuminando a festa il buio che sembra non passare mai. In quei giorni la sfera che parte dalle tue adidas fosforescenti disegna parabole magiche che nessuno avrebbe mai immaginato, in quei giorni basta poco per sentirti vivo. Bastano quattro stronzate con gli amici storici, una corsa in motorino per le vie di Cesena e i baci rubati a qualche ragazzina all’uscita della scuola.
Se ti guardi indietro però senti come un vuoto che questi giorni non possono riempire, Anna ora è lontana, a regalare i suoi occhi dolci ad altri, a scrivere lettere d’amore a qualche altro ragazzo incontrato chissà dove, a chiacchierare per ore con la sua amica Mary mentre con le dita si aggiusta i capelli dietro le orecchie, cercando di nascondere un po’ di quella tristezza che conosco solo io.
Da poco se n’è andata con quel silenzio di ghiaccio che qualcuno potrebbe scambiare per indifferenza, ma tu sai che è solo una difesa.
….
Ci sono anche giorni che scorrono lenti e intorpiditi come le tue movenze quando ti aggiri per la casa con il pilota automatico, alla ricerca di qualcosa che sembra non arrivare mai. Passi i pomeriggi incassato sulla sedia con lo sguardo narcotizzato e la testa ciondolante sul libro di filosofia o su qualche intraducibile versione di latino. In questi giorni la tua vita è come un film che hai già visto mille volte: gli stessi zombie erranti lungo i corridoi del liceo, gli stessi giri sotto ai portici, nel centro di Cesena, a osservare sempre le stesse facce stordite da qualche cannetta di troppo e preoccupate solo di cosa fare il sabato sera.
….
In questi giorni vorresti aspettare notte fonda e balzare sul tuo motorino come il vecchio John Whyne sul suo fidato cavallo e andartene in giro per le vie della città mentre tutti dormono, respirando un po’ di pace che altrimenti dentro di te non troverai mai. Questi sono giorni in cui una strana sensazione ti sale sul corpo e quelle gocce ininterrotte di pioggia sono come una prigione.
E allora non ti resta che andare sul punto più alto della collina e capire che tutta quell’immensità che stai osservando continuerà a esistere anche quando tu non ci sarai più.


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