lunedì 6 aprile 2015

Eccoci alla nostra rubrica del lunedì. Colgo l'occasione per augurarvi BUONA PASQUETTA!


LO PSICOLOGO NON SERVE A NIENTE?


Ho davanti a me Arianna, una ragazza di prima con dei grandi occhiali con la montatura nera e una pettinatura mascolina con la rasatura da una parte. Sembra fortissima e determinata ma quando poco prima mi ha parlato del suo ex moroso che l’ha piantata in asso senza troppe spiegazioni è scoppiata a piangere e mi ha chiesto scusa come se piangere, o meglio mostrare quello che si prova, fosse un gesto di maleducazione.
Io l’ho subito rassicurata e le ho spiegato che qui allo Sportello d’Ascolto i ragazzi hanno una grande opportunità, essere se stessi, e che piangere può essere terapeutico.
“E poi qui non ti giudica nessuno” le dico mentre le passo un fazzoletto.
Non appena si ricompone le chiedo, “Per te che cos'è l’amore?”.
Una domanda che può sembrare banale ma Arianna si sente in difficoltà.
“Quello che ti viene da qui” e le indico la pancia.
“Non lo so” e solleva al cielo i grandi occhiali con la montatura nera, “Forse trovare in una persona quello che non trovi nelle altre”.
Mi guarda come per cercare approvazione.
“Continua continua, stai andando benissimo” e le sorrido.
“Star bene con una persona, ma non come stai con gli amici. Come stavo con lui non stavo con nessuno, mi sentivo protetta”.
“Protetta da chi?”.
“Da tutto il mondo, con lui non poteva succedermi niente. All’improvviso non avevo più paura delle prese in giro e in mezzo agli altri non avevo più quella sensazione di essere inadeguata. Non so se mi capisci, mi faceva da scudo”.
Arianna scoppia ancora a piangere e io la lascio singhiozzare.
Quando si alza e si avvia alla porta mi dice, “Non so perché ma ora mi sento più leggera”.

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