lunedì 20 aprile 2015

Come ogni lunedì è scoccata l'ora della nostra rubrica!


LO PSICOLOGO NON SERVE A NIENTE?


Stamattina mi si presenta allo Sportello Ascolto Michelangelo, un ragazzino piuttosto buffo, con gli occhialini da intellettuale e un abbigliamento un po’ demodé.
Già l’anno scorso abbiamo avuto un paio di colloqui e mi aveva subito provocato un misto di simpatia e tenerezza.
Oggi ha lo sguardo cupo e la testa bassa, mi dice che si sente l’ombra di se stesso.
“E perché?” gli chiedo.
“Un sacco di motivi”.
“Se ti va intanto dimmene uno”.
“Per San Valentino ho regalato a Martina una confezione di baci” mi rivela.
“Bel gesto” gli dico io, “E lei?”.
“E lei se n’è mangiato uno, mi ha detto grazie e poi non si è più fatta sentire”.
“Accidenti, un duro colpo” gli dico.
“Lascia perdere, ci sono abituato, piuttosto c’è un fatto che mi turba molto di più” mi fa sconsolato mentre comincia a giocherellare nervosamente con il cellulare.
“Dimmi pure”.
“Sono entrato nei siti governativi del Pentagono e ho scoperto delle brutte cose” mi svela guardandosi intorno e abbassando la voce.
“E cos’hai scoperto”.
“Hai presente l’ebola? Ecco, l’hanno messa in giro gli americani per fare degli esperimenti biologici”.
“Ah sì?? E perché non avverti le unità competenti?” la butto là mantenendo la voce ai minimi decibel.
“Perché nessuno mi crederebbe. Nessuno crede alla parola di uno solo, le persone credono alle parole di tanti” mi fa disilluso.
“Quello che dici è sacrosanto” e annuisco, “Ma chi è a conoscenza di questi segreti?”.
“Tre persone, ma due sono morte” risponde con una vena di malinconia.
A questo punto sono curioso e gli domando, “E la terza chi è?”.
“La terza sei tu!”. 



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