lunedì 14 settembre 2015

Eccoci pronti con la nostra rubrica del lunedì in compagnia di Marta e delle sue paure.


LO PSICOLOGO NON SERVE A NIENTE?

Immaginate due occhi grandi come quelli di un manga giapponese, le labbra rosse e i capelli castani lunghissimi che ogni tanto lega in improbabili acconciature, ecco questa è Marta.
E’ il terzo colloquio quando mi chiede a bruciapelo, “Ma faccio così schifo?”.
“Schifo???” le faccio eco, “Non mi pare proprio”.
“Invece è così, faccio schifo!” esclama con gli occhi lucidi.
“Perché pensi questo di te?”.
“Perché mi abbandonano tutti” dice nascondendo il viso tra i capelli, “anche l’Eli, la mia migliore amica. Mi manca un casino. Quando ero con lei in giro mi sentivo bene, addirittura mi sentivo più magra e più bella. E’ come se mi avesse dato l’autostima. Poi ha iniziato ad allontanarsi e più si allontanava e più le stavo addosso. Fino a domenica quando mi ha detto che era meglio stare un po’ lontane perché io soffoco le persone mentre lei ha bisogno dei suoi spazi e di avere anche altre amiche”.
“Credi che abbia ragione?”.
“Forse sì, sono così dalle elementari, sceglievo un’amica, stavo sempre e solo con lei e guai se si faceva un’altra amica. Ero gelosa marcia! E’ che mi attacco troppo alle persone e loro dopo un po’ scappano”, esita un attimo, “è per questa maledetta paura…”.
“Di che cosa hai paura Marta?”.
“Che mi abbandonino” ci pensa su quindi prosegue “eppure sono io che le faccio allontanare”.
“Forse sei alla ricerca di una giusta distanza” le dico.
“E’ tutta colpa di Roberto” e scuote la testa.
“Di papà” preciso.
“Sì ma per me è Roberto, non è mio padre. E’ lui che mi ha abbandonato e da lì la mia vita è cambiata, mi sono sentita male e adesso ho una rabbia dentro”, Marta stringe il pugno e digrigna i denti, “cioè ora ci vediamo tutte le settimane ma lui non fa il padre, lui fa l’amico, addirittura mi racconta i particolari di quando va con una o con l’altra”.
“E tu?”.
“Io ascolto e mi fa schifo ma non ho il coraggio di dirgli basta”.
“Forse perché è un modo per avere un contatto con lui, anche se poco piacevole” ipotizzo.
Marta sbatte i suoi occhioni da manga e fa “Tu come staresti con un padre che non fa il padre e una madre di merda?”.
“Non lo so ma di sicuro capisco che non sia facile”.

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