Eccoci pronti con la consueta
rubrica del mercoledì in compagnia dei nostri terribili vecchietti e di una
rassegna stampa molto calda.
SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA MEGLIO
Oggi qui nella sala
polivalente della casa di riposo ad
Runcfrèdd è il giorno della tanto attesa rassegna stampa. C’è il pubblico
delle grandi occasioni, tra anziani, parenti e operatori tutti pronti a
intervenire neanche fossimo ospiti di Del Debbio su rete 4. E il tema è uno di
quelli caldi che divide non solo l’Europa ma anche la nostra platea di
ultraottantenni a bordo delle loro carrozzine alimentate a catetere. Sì, si
parla proprio di immigrazione e in particolare della presenza di profughi nella
nostra Romagna.
A rompere il ghiaccio
non poteva che essere la signora Irma piuttosto accalorata quando si toccano certe tematiche.
“Perché tutta questa
gente deve venire qui?” esordisce con una smorfia di disgusto, “Non ce n’è
abbastanza in Italia di disoccupati?”.
“Certo non è un periodo
buono per l’occupazione” confermo.
“Non lavorano e così
dopo cominciano a rubare e fanno gli omicidi” sentenzia.
“Guarda qua Irma” le
indico un’immagine sul giornale in cui un gruppo di immigrati scalzi protestano
di fronte alla sede del comune di Cesenatico.
“Sono pure scalzi!”
scuote la testa con una smorfia di disgusto.
“Appunto, non hanno i
soldi neanche per le scarpe… non ti fanno nemmeno un po’ di pena?” la provoco.
“Pena?!?” e mi guarda
come se avessi appena bestemmiato, “E’ che sono dei vagabondi!”.
Sto per ribattere quando
dalla platea si alza la vocina della signora Angelica con la sua congiuntivite
che la fa lacrimare più della Madonna di Lourdes, “Gli albanesi so’ cattivi”.
Dovete sapere che
all’età di novantacinque anni la signora Angelica ormai parla una volta al mese
e quindi per noi è un grande onore che oggi sia intervenuta. Mi dispiace solo
che si porti dietro ancora quel trauma che risale al tempo in cui viveva a
Gatteo e i suoi vicini albanesi le rubavano gli ortaggi e la frutta. Anche se
poi aveva risolto la situazione a modo suo, infatti una sera era uscita di casa
con il fucile del marito deceduto e aveva cominciato a sparare. Chissà perché da
quel giorno gli albanesi hanno smesso di importunarla.
“Stai tranquilla Angé
che adesso sono diventati buoni” la rassicuro.
“Ma perché devono venire
tutti in Italia?” riprende la signora Irma, “Le altre nazioni non li prendono
mica, la Germania per esempio”.
“Perché noi siamo dei
coglioni!” è Piero che dal loggione dice la sua.
“E perché secondo voi in
Germania non li accettano?” domando.
“A cosa serve quella
gente lì?”, è ancora la signora Irma, sempre più eccitata, a prendere la parola
“Non lavorano e vanno a rubare, per forza non li vogliono”.
Quindi tu, Irma
Riceputi, se fossi il presidente del consiglio cosa faresti?” continuo a
provocarla.
“Io metterei un cancello
con il filo spinato laggiù, dai da dove vengono su” specifica e io credo si
riferisca a Lampedusa, “così vedrai che se la finiscono di venire qua!”.
“Andiamo bene” sospiro e
intanto penso che per fortuna la signora Irma non si è mai dedicata alla politica.
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