CONSIDERAZIONI NOTTURNE E DINTORNI
Parte Prima
“Noi Benni, Geky, siamo
dei vincenti, ricordalo”, è il signor Benni che con gli occhiali da sole a
specchio e le braccia tese sul volante della sua nuova Audi rinfresca questo
concetto fondamentale al figlio tredicenne.
“Lo so pà”.
“A noi non piace perdere
vero?”.
“No pà”.
Ora
se ne esce con la storia che lui avrebbe giocato in serie A se non gli fosse
capitato quell’infortunio, pensa Geky che ormai conosce a memoria i
discorsi del padre prima delle partite importanti.
“Quando giocavo nella
primavera del Cesena il mio allenatore mi diceva sempre che uno forte come me
non l’aveva mai visto e che ero pronto per la serie A… poi c’è stato quel
maledetto infortunio”. Ogni volta che ci pensa gli viene da piangere, eppure
sono passati più di vent’anni.
“Peccato pà” sospira
Geki che intanto tira fuori il cellulare e si mette a messaggiare all’amico Ringhio.
“Oggi è una partita
importante, lo sai vero? Anzi forse la più importante” fa ieratico il signor
Benni.
“Lo so pà” risponde per
default Geki che ha pensieri ben più importanti per la testa. Infatti sta
informando Ringhio, via whatsapp, che stamattina si è messo ufficialmente
insieme a quella gran topa dell’Elisa
e che è uscito il nuovo GTA per la
playstation.
“Oggi non mi devi
deludere, eh?”.
“No pà” risponde tra i
denti Geki mentre Ringhio gli chiede se ci ha già limonato.
“Viene quel mio amico, l’osservatore
del Cesena, è un pezzo grosso… e oggi voglio una cosa da te”.
“Sì pà” e intanto
risponde all’amico che sì, ci ha già limonato pesante.
“Sai perché io ero il
migliore? Perché io avevo la grinta, la fame di vittoria e sul campo ci
lasciavo il sangue. Tu, Geki, sei forte, hai una tecnica che io me la sognavo
ma sei una fighetta… e oggi voglio da te che ci metti questo” e indica il cuore
“e queste” e indica le palle.
“Ce le metto pà” e
scrive a Elisa se dopo la partita ci si può vedere al parco.
“La smetti con quel
cellulare, devi stare concentrato! Oggi puoi fare il grande il salto, lo
capisci?” si altera il signor Benni.
“Scusa pà è l’ultimo”
promette mentre Elisa risponde che non vede l’ora di abbracciarlo e adorna il
messaggio con almeno una decina di cuori.
Il signor Benni
parcheggia l’Audi nello spiazzo sterrato di fianco al campo sportivo e intanto
il figlio afferra la maniglia della porta ed è in procinto di uscire.
“Aspetta un attimo” lo
blocca il padre, “guardami in faccia” e si sfila gli occhiali da sole, “non mi
far fare brutta figura con il mio amico mi raccomando, quello ti può portare al
Cesena e tu sei pronto per il Cesena, te lo dice papà che di calcio ne
capisce”.
“Sì pà” annuisce Geki
che scende dalla macchina e tira fuori il cellulare.
Mi
sono innamorata di te, gli ha appena scritto Elisa.
Geki riuscirà a non
deludere le aspettative del padre? Lo scopriremo nella prossima puntata, stesso
posto, stesso giorno, stesso blog.
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