lunedì 9 novembre 2015

Siamo pronti con la nostra rubrica del lunedì in compagnia di Matilde e della sua paura di rimanere sola.


LO PSICOLOGO NON SERVE A NIENTE?


Oggi ho davanti a me Matilde, una ragazza di sedici anni con i capelli neri e le meches azzurre ma soprattutto due grandi occhi tristi.
“Dalle elementari mi considerano un’asociale” mi dice.
“E tu credi che sia così?”.
“Sì, credo che sia vero, non volevo parlare con nessuno”.
“Perché, Matilde?”.
“E’ molto difficile parlare con le altre persone, e poi” esita un attimo, “e poi a me non piace legare”.
“Ti fa paura legare?”.
Matilde abbassa i suoi grandi occhi tristi e fa, “Da piccola mi dicevano che le cose fanno male”.
“Spiegami bene che cosa sono le cose… e scusa il gioco di parole”, le sorrido.
“Le cose sono i sentimenti e forse le persone, almeno credo io”.
“Quindi ti hanno detto che le cose fanno male e tu hai interpretato che fossero i sentimenti e le persone?”.
“Proprio così!”, rimane un attimo in silenzio, “Eppure…”.
“Eppure?” le faccio eco.
“Eppure quando è morta mia nonna e sono andata al suo funerale, c’erano pochissime persone e mi è venuta una grande paura…”.
“Quale?”.
“Di rimanere sola, di morire da sola, proprio come mia nonna” mi dice mentre le si inumidiscono i grandi occhi tristi.
“Quindi ricerchi la solitudine ma in realtà ne hai paura” le faccio.
Matilde annuisce e cerca con tutte le sue forze di trattenere le lacrime poi sussurra, “Scusa”.
“E perché mi chiedi scusa?”.
“Perché mi sono commossa”.

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