mercoledì 4 novembre 2015

Eccoci con la consueta rubrica del mercoledì in compagnia dei nostri (s)pregiudicati vecchietti. Oggi il tema è caldo e ha un solo nome: Berlusconi.


SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA MEGLIO



Oggi qui nella sala polivalente della casa di riposo ad Runcfrèdd è bastato un solo nome per risvegliare dal torpore autunnale gli animi dei nostri terribili vecchietti.
E questo nome è Berlusconi.
Ad aprire le danze è la signora Irma, “Ah quel maiale!”
“Perché maiale?” la provoco.
“Andava con le donne del mestiere!” replica sdegnata.
“Ma chi sono le donne del mestiere?” le chiedo candidamente.
“Come chi sono!?! Le puttane dai!” sembra quasi spazientirsi per la mia ingenuità.
“Va là che andava anche con le ragazzine” interviene immancabile la signora Giuliana avvolta in uno scialle fiorato.
“Osta pure con le ragazzine!” mi stupisco.
“Sì con le ragazzine di tredici anni” mi specifica con una smorfia di disgusto.
“Ma no dai, di tredici anni non credo, magari un po’ più grandi” le dico.
Ma lei non sembra convinta, “Io sapevo che avevano tredici anni, me l’ha detto il signor Piero” e lo indica.
“Ma che cazzo dici!” scalda i motori Piero, “T’ho detto che erano minorenni, mica che avevano tredici anni… stavo parlando di quella marocchina là, mi sembra che si chiamava Rudy che poi l’ha sputtanato”.
Ruby” specifico, “lei credo che avesse poco meno di diciotto anni”.
“Ecco appunto, quella là non capisce mica un cazzo” e indica con la testa la signora Giuliana che rimane però convinta della sua affermazione.
“Comunque era anche un gran ladro!” salta su la signora Mafalda con l’indice puntato al cielo.
“A chi rubava?” domando io alla platea in fermento.
“A noi italiani!” esclama Piero.
“Capisco” faccio io, “ma qualcuno l’ha mai votato?”.
Dal parterre si alza un coro di “no” accompagnato dalle solite smorfie di disgusto.
“Va là che Berlusconi è meglio di Renzo, altroché!”, è Edmondo a comparire sulla scena con il cappellino dei Boston Celtics e la carrozzina alimentata a catetere.
Renzi si chiama” lo corregge Piero.
“Non me ne frega un cazzo di come si chiama” tuona Edmondo, “questo è solo un impostore! Invece Berlusconi sì che era un uomo vero e con lui l’Italia stava meglio e se andava a puttane faceva bene, ci andavo anch’io e ne vado fiero!”.
“Eh sì, Berlusconi è proprio un uomo vero” gorgoglio io mentre sulla sala polivalente cala il silenzio.   




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