lunedì 14 marzo 2016

Eccoci prontissimi con la nostra rubrica del lunedì in compagnia di Noemi.


 LO PSICOLOGO NON SERVE A NIENTE?


“Ho un po’ di problemi con mia madre” mi dice Noemi che sbatte i suoi occhioni celesti come a trattenere le lacrime.
“Che tipo di problemi?”.
“Lei dice che io la odio”.
“E perché mai?”.
“Perché dice che me ne voglio andare”.
“Spiegami meglio Noemi”.
“Dice che non voglio stare con lei e la tratto male. Se le chiedo di andare a dormire da una mia amica mi pianta il muso e quando litighiamo lei si mette a piangere”.
“E tu?”.
“Io la devo consolare, capito? Lei piange e io la devo consolare, come se fossi io la mamma”.
“Ti fa molto arrabbiare eh?”.
“Moltissimo!” esclama mentre si sradica una pellicina dal dito, “Mi vuole sempre far sentire in colpa… per esempio a volte mi dice una frase che odio”.
“Quale frase?”.
Tu ce l’hai una mamma e non l’apprezzi!” ora le lacrime scivolano veloci sulle guance di Noemi.
“Perché ti dice questo?”.
“Perché a lei è morta la mamma quando aveva tredici anni e forse non ha ancora elaborato il lutto”.
“Forse sì, hai ragione”.
“E poi quando le ho detto che quest’anno voglio andare tre mesi in Canada ha cominciato a dirmi che io le voglio male” e si tampona le lacrime con la manica della maglia, “Ma io non le voglio male! Io voglio fare la mia vita! E invece…”.
“E invece?”.
“E invece mi fa pesare tutto, vorrebbe che io stessi lì a farle da dama di compagnia ma così mi fa venir voglia di fuggire ancora più lontano”.
“Capisco Noemi… cosa pensi di fare?”.
“Di andare, è ovvio!” esclama decisa, “Perché io voglio essere libera”.


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