Eccoci prontissimi con
la nostra rubrica del lunedì in compagnia di Agnese, dei suoi ricordi e delle
sue paure.
LO
PSICOLOGO NON SERVE A NIENTE?
“Sai da piccola qual era la mia più grande paura?” mi chiede Agnese con lo sguardo basso e i capelli
a coprirle una parte del viso come un sipario, “Che i miei si lasciassero”.
“Ne hanno mai parlato
di lasciarsi?” le domando.
“Certo, quando andavo
alle elementari litigavano quasi ogni giorno”.
“Quali erano i
motivi?”.
“Mamma diceva che papà
andava con le altre donne, anzi, con quelle donnacce”.
“Quindi in casa c’era
un clima molto pesante”.
“Proprio così” risponde
Agnese che ora alza la testa mostrando due occhi gonfi di lacrime e il trucco
lievemente sbaffato, “Allora io dicevo che mi faceva male la pancia così attiravo
l’attenzione su di me e smettevano di urlare”.
“E funzionava?”.
Agnese annuisce quindi
mi fa con un sorrisetto, “Pensa che quando ero in camera giocavo a che i miei
litigavano e papà se ne andava di casa mentre mamma si prendeva cura della sua
piccola bambina. Ricordo anche che mamma era una Winx senza una gamba e papà un Power
Rangers senza un braccio”.
“La storia però è
andata diversamente, i tuoi sono rimasti insieme” le faccio.
“Sì, ma a volte è come
se mi sentissi in colpa”.
“Perché Agnese?”.
“Perché forse mamma è
rimasta in casa per me e magari se papà se ne fosse andato, sarebbe stata più
felice”.
“Secondo te mamma non è
felice?”.
“Mamma non è mai stata
felice”.
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